42a edizione del presepe vivente di Alberobello, dal 26 al 30 dicembre
Nato nel 1972, nel famoso rione Monti, il presepe vivente di Alberobello, da quasi vent'anni rivive nel rione Aia piccola, la zona più antica del paese che, con i suoi 400 coni, è il vero centro storico della Capitale dei trulli.
Il presepe vivente di Alberobello si presenta come un museo-teatro interattivo con oltre 230 figuranti in cui gli stessi visitatori diventano veri e propri personaggi. Insieme agli attori e alle comparse essi si muovono in un'ambientazione che riproduce la Alberobello di fine '800 lungo un percorso di vicoli e viuzze illuminati da torce e lumi a petrolio, ed interpretano un copione che si ispira ad un particolare tema/messaggio diverso ogni anno che li coinvolge in vicende raccontate con scene di teatro popolare.
Il presepe vivente di Alberobello si presenta come un museo-teatro interattivo con oltre 230 figuranti in cui gli stessi visitatori diventano veri e propri personaggi. Insieme agli attori e alle comparse essi si muovono in un'ambientazione che riproduce la Alberobello di fine '800 lungo un percorso di vicoli e viuzze illuminati da torce e lumi a petrolio, ed interpretano un copione che si ispira ad un particolare tema/messaggio diverso ogni anno che li coinvolge in vicende raccontate con scene di teatro popolare.
Oltre 30 casedde, da tempo in disuso, vengono riaperte per l'occasione dando vita a vecchi mestieri ormai dimenticati: la tessitrice, il piattaio, il seggiaio, il maniscalco, il calzolaio, lo stalliere, il lampionaio, insieme ad altri che si sono evoluti nel tempo, come lo spazzacamino, l’arrotino, il mugnaio, il fornaio, il fabbro, il falegname, l’orologiaio, e tanti altri.
I personaggi ridanno vita alle tradizioni del passato, danno voce ai proverbi e ai modi di dire ormai dimenticati interagendo costantemente con i visitatori incuriositi
I personaggi ridanno vita alle tradizioni del passato, danno voce ai proverbi e ai modi di dire ormai dimenticati interagendo costantemente con i visitatori incuriositi
Fonte: http://www.dabetlemmeagerusalemme.it/
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